di giovanni pascoli

2 risposte

  1. PARAFRASI

    Durante il giorno ci furono molti lampi ma ora verranno le stelle- le silenziose stelle. Nei campi c’è un breve gre gre prodotto dalle rane. Una brezza leggera fa tremare- come un brivido di gioia- le foglie dei pioppi. Nel giorno- che lampi! Che scoppi! (Invece) che pace la sera!

    Devono sbocciare le stelle nel cielo così tenero e dolce. Là- vicino alle allegre rane- un ruscello scorre producendo un gorgoglio simile ad un singhiozzare sempre uguale. Di tutto quel rumore violento -di tutta quell-impetuosa bufera- non resta che un dolce singhiozzo nella sera umida. Quella tempesta che sembrava non finire mai- è terminata in un ruscello che ora produce un suono melodioso. Al posto dei fulmini restano delicate nuvolette colorate di porpora e d-oro. O dolore stanco – placati! La nuvola che durante il giorno appare più carica di tempesta è la stessa che vedo più rosa quando la sera sta per finire. Che bello ammirare il volo delle rondini intorno! Che bello udire i rumori nell-aria serena! La fame patita durante il temporale rende la cena più lunga e festosa. La loro porzione di cibo-nonostante fosse così piccola- i rondinotti durante il giorno non l-ebbero per intero. Nemmeno io… e dopo le ansie e i dolori -mia limpida sera! Don… Don… Le campane mi dicono- Dormi! Mi cantano- Dormi! Sussurrano- Dormi! Bisbigliano- Dormi!Là le voci del buio azzurro della notte… Mi sembrano canti di culla- che mi riportano all-infanzia… sentivo mia madre… poi nulla… sul far della sera.

    Spero d-esserti stato d-aiuto 🙂

  2. Durante il giorno ci furono molti lampi ma ora verranno le stelle- le silenziose stelle. Nei campi c’è un breve gre gre prodotto dalle rane. Una brezza leggera fa tremare- come un brivido di gioia- le foglie dei pioppi. Nel giorno- che lampi! Che scoppi! (Invece) che pace la sera!

    Devono sbocciare le stelle nel cielo così tenero e dolce. Là– vicino alle allegre rane- un ruscello scorre producendo un gorgoglio simile ad un singhiozzare sempre uguale. Di tutto quel rumore violento -di tutta quell-impetuosa bufera- non resta che un dolce singhiozzo nella sera umida. Quella tempesta che sembrava non finire mai- è terminata in un ruscello che ora produce un suono melodioso. Al posto dei fulmini restano delicate nuvolette colorate di porpora e d-oro. O dolore stanco – placati! La nuvola che durante il giorno appare più carica di tempesta è la stessa che vedo più rosa quando la sera sta per finire. Che bello ammirare il volo delle rondini intorno! Che bello udire i rumori nell-aria serena! La fame patita durante il temporale rende la cena più lunga e festosa. La loro porzione di cibo-nonostante fosse così piccola- i rondinotti durante il giorno non l-ebbero per intero. Nemmeno io… e dopo le ansie e i dolori -mia limpida sera! Don… Don… Le campane mi dicono- Dormi! Mi cantano- Dormi! Sussurrano- Dormi! Bisbigliano- Dormi!Là le voci del buio azzurro della notte… Mi sembrano canti di culla- che mi riportano all-infanzia… sentivo mia madre… poi nulla… sul far della se

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